
La maglietta che ricarica
Immagina una maglietta che ricarica lo smartphone mentre la indossi. Non è fantascienza, ma una rivoluzione smart e sostenibile nata nei laboratori svedesi della Chalmers University of Technology.
Si tratta di una delle innovazioni più promettenti nel campo della tecnologia indossabile: un filo di seta rivestito con un polimero conduttivo, capace di trasformare i tessuti in veri e propri generatori di elettricità.
Un team di ricercatori svedesi ha sviluppato un filo intelligente che sfrutta la differenza di temperatura tra il corpo umano e l'ambiente circostante per generare energia, grazie al principio della termoelettricità. Quando collegato a sensori, questo tessuto può alimentare dispositivi senza bisogno di batterie, rendendo possibile, ad esempio, il monitoraggio del battito cardiaco o dei movimenti in tempo reale.
Un filo innovativo, leggero e sostenibile
Il materiale sviluppato è leggero, flessibile, non tossico e facile da lavorare, sia in forma liquida che solida. A differenza di altri conduttori basati su metalli rari, questo filo utilizza solo polimeri organici, che lo rendono più sostenibile e perfetto per applicazioni nel settore tessile.
Per testare le sue potenzialità, i ricercatori hanno realizzato due generatori termoelettrici: un bottone cucito con il filo e un tessuto contenente i fili al suo interno. Quando posizionati tra una fonte calda e una fredda, entrambi hanno generato energia. In particolare, un pezzo di tessuto più grande ha prodotto circa 6 millivolt con una differenza di temperatura di 30°C. Con l’aggiunta di un convertitore di tensione, sarebbe possibile ricaricare dispositivi portatili tramite USB.
Lavaggi e resistenza: test superati
Un aspetto chiave per l’integrazione nei capi d’abbigliamento è la resistenza ai lavaggi e all’usura quotidiana. I test dimostrano che, dopo sette lavaggi in lavatrice, il filo ha conservato circa due terzi delle sue proprietà conduttive: un risultato molto promettente in vista di un uso su larga scala.
Attualmente, però, la produzione è ancora artigianale e lenta: cucire a mano il filo nel tessuto dimostrativo ha richiesto quattro giorni. I ricercatori, tuttavia, sono ottimisti e puntano a sviluppare un processo industriale automatizzato e scalabile.
Abbigliamento smart: verso un futuro più connesso e sostenibile
Questa tecnologia apre le porte a una nuova generazione di abbigliamento smart, con possibili applicazioni in moda, medicina, sport e sicurezza sul lavoro. I tessuti intelligenti potrebbero rivoluzionare il modo in cui interagiamo con la tecnologia nella vita quotidiana.
In più, l’uso di materiali sostenibili e non tossici, come i polimeri organici, rende questa innovazione non solo funzionale ma anche ecocompatibile, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale dell’industria tessile.